La nuova frontiera, oltre puttanopoli, dopo la terra dei trans
“Bisogna fare piena luce sulla vicenda”, è la consueta frase di cui si avvalgono i teatranti della politica in tutti quei casi che richiedono l’intervento della Magistratura. Questa volta è stata pronunciata in occasione della storia che vede in veste di vittima il governatore P. Marrazzo. Non è facile capire quale uso si voglia fare dello “scandalo”. Sarà solo per emarginarlo politicamente? O è un avvertimento trasversale per togliere di mezzo ogni ostacolo alla marcia del nuovo duce e dei suoi amici? Sono decenni che sentiamo pronunciare l’augurio, qualche volta accompagnato da un’ipocrita dichiarazione di fiducia nella “Giustizia”, senza che poi venga mai fatta chiarezza. Viene spontaneo domandarsi a cosa serve celebrare dei dispendiosi processi che, qualora riescano a concludersi prima della prescrizione dei reati, fanno flop e finiscono per lasciare grosse zone d’ombra. Quando sono coinvolti i servizi segreti, le mafie ed alcune logge massoniche i testimoni scompaiono, muoiono in circostanze poco chiare o vengono colpiti da amnesie; si perdono documenti, spariscono prove, vengono manomesse registrazioni, non si acquisiscono relazioni tecniche, si intimidiscono i periti, ecc. Senza voler fare a tutti i costi della dietrologia a buon mercato, ci sembra corretto nutrire dei dubbi sullo “spontaneismo” e sulla “creatività” di quattro balordi decisi ad arrotondare le buste paga a spese di P. Marrazzo. Nel Paese di Pulcinella e dei misteri irrisolti ormai le guerre per bande passano frequentemente per le camere da letto e mai per le banche che occultano gli arricchimenti illeciti dei politici ed ancor meno dei loro grandi supporters. Condividendo lo stesso putridume fatto di inciuci, corruzione, concussione, truffe, clientele e furti a danno della Cosa Pubblica non si può impiantare un ricatto facendo leva sul malaffare che accomuna tutti. E’ meglio trovare altre strade per sgambettare gli avversari o per zittirli, e i vizietti che si coltivano nel privato servono all’uopo. Chissà quanto materiale “utile” (anche se magari manipolato), sarà arrivato ultimamente dagli archivi del Kgb? Tanto sterco da somministrare via etere e via stampa agli Italiani sempre più espropriati delle garanzie previste dalla Costituzione, messi in gabbia da un apparato normativo, in determinati casi addirittura in contrasto con essa, scritto a favore di certi poteri, politici o non, e segnatamente di quelli “occulti”. I rappresentanti del Pdl e del Pd, tutti insieme appassionatamente nel servire gli stessi referenti dell’economia e della finanza, evitano inutili contrapposizioni e dribblano sui grandi temi di rilevanza sociale. Qualche rimbrotto di maniera, ad uso e consumo dell’opinione pubblica, basta e avanza. In ogni sede politica, centrale o periferica che sia, si sfoderano i coltelli, pure all’interno dello stesso partito, solo per difendere serbatoi elettorali, poltrone e lauti incarichi. Che in Italia si siano bruciati il presente ed il futuro di tre generazioni non interessa a nessuno di loro. Lo stesso dicasi per l’Europa oligarchica, antidemocratica e illiberale, prossima ad entrare a regime, che i parlamentari hanno costruito in segreto a danno degli Italiani e di tutti gli altri Popoli. La disinformazione dilaga. Mentre alcuni giornalisti ci narrano la berlusconeide, mentre ci dettagliano i retroscena della contea ceppalonica, mentre spremono le meningi sul dilagare dei dossiers, il servaggio della politica, senza distinzione di colore, ci sta portando in un open range dove vale esclusivamente la legge del più forte e gli sceriffi sono tutti al soldo degli esproprianti.
Antonio Bertinelli 24/10/2009