Non abbiamo novità da riferire sulla storia che stiamo narrando. Diamo un veloce sguardo altrove. Da circa sei mesi Carlo Gilardi, professore airunese, è stato trasferito nella RSA Airoldi e Muzzi. Da allora è stato quasi ininterrotto il battage mediatico sollevato dalla trasmissione “Le Iene”, che dalla fine di ottobre 2020 racconta, per voce della giornalista Nina Palmieri, la vicenda. Molte le accuse mosse dal programma, a cui hanno fatto seguito anche numerose persone del territorio locale e nazionale. Tra loro anche Giovanni Colombo, già consigliere comunale lecchese, a cui un dipendente della residenza sanitaria avrebbe consegnato una lettera per le Iene. Nella lettera si legge che al personale è stato fatto divieto di parlare con il professore e di salutarlo. Non gli vengono più consegnati gli occhiali per leggere o il materiale per scrivere nonostante le innumerevoli richieste da parte sua. “Lo hanno isolato sentendolo gridare di notte ” si legge. “Capivi che c’era come un terrore” spiega Colombo, riferendosi agli autori della missiva e ribadendo la gravità del suo contenuto. ***************************************************************************************************************************Il presidente della Repubblica è vincolato dalla sua carica ad esprimere l’ovvio, possibilmente in maniera pacata, senza indulgere a parzialità. Quando si trova a commemorare eventi connessi a storie tragiche ed oscure, tra le sue espressioni d’obbligo si annovera il “bisogna fare piena luce”. La vicenda cupa di qualche mese fa, che ci ha colpito personalmente, è quella che riguarda l’internamento del prof. Carlo Gilardi. In essa notiamo tanta protervia, certezza d’intoccabilità, cinismo ed ipocrisia. Da alcuni mesi una giornalista sta tentando di venirne a capo. Ha scritto anche a Mattarella che così le ha risposto: **************************************************************************************************************************Gentile Dottoressa Palmieri, in riferimento alla lettera del 18 marzo 2021 in cui si segnala il caso del Professore Carlo Gilardi, ci corre l’obbligo di ricordare che quelli di cui si parla sono compiti e responsabilità che, in base alla Costituzione, sono affidati alla Magistratura e, al di fuori delle parti coinvolte, nessuno — neppure il Presidente della Repubblica — ha il diritto o la possibilità di inserirsi in queste procedure.
La democrazia è presidiata da regole e le istituzioni devono rispettarle. Non mancano, peraltro, strumenti idonei, a partire dagli organismi di garanzia – come il Garante per i diritti delle persone private della libertà personale — in condizione di intervenire per una gestione rispettosa dei diritti di ciascuno.
Certamente le diverse istanze della Magistratura e questi organismi saranno in grado, anche nel caso da voi evidenziato, di prendere in considerazione segnalazioni motivate.
L’Ufficio Stampa della Presidenza della Repubblica
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Ad uso del lettore rammentiamo il silenzio che cala su alcune RSA, quelle che sembrano godere di giurisdizione “speciale”. In certi luoghi accade di tutto e nessuno interviene, alla faccia di qualunque possibile “garante” senza reali poteri (vedi 33 puntata).
22/4/2021 Antonio Bertinelli