vecchi pensieri 121 (Senza solfeggio)

Senza solfeggio A volte scrivere è un limite, è un’ammissione d’impotenza politica, è un cedere alla seduzione della parola pensando di poter cambiare quanto stabilito dal Sovrano. Disse George Orwell: “Scrivo perché c’è qualche menzogna che voglio denunciare, qualche fatto sul quale voglio attirare l’attenzione”. Pensare in libertà e disvelare le apparenze ingannevoli può dunqueContinua a leggere “vecchi pensieri 121 (Senza solfeggio)”