Giustizia 2020? un incubo (4 puntata)

La scomparsa del libretto a doppia intestazione con importante memorandum allegato va ad aggiungersi alla precedente perdita di alcuni appunti contabili redatti dall’istante per tenere separati i propri soldi da quelli della sorella con salute in peggioramento. Stavano insieme a delle dichiarazioni di redditi ed anche questi sono andati perduti. E’ come se qualcuno si sia divertito ad aggiungere confusione in una situazione già precaria. L’uomo è sopraffatto dai problemi che incalzano. Se nel prossimo futuro fosse costretto a ricoverare la sorella in una RSA servirebbe una quantità di soldi veramente notevole. Attualmente, nel caso una famiglia venga colpita da gravi infermità, la pressoché scomparsa del welfare la porta in breve a precipitare nella povertà e nell’emarginazione. Per amara esperienza diretta l’uomo sa che in caso di mancato pagamento della retta mensile le direzioni delle RSA attaccano l’eventuale patrimonio immobiliare del ricoverato ed in situazioni di insolvenza buttano il disabile in mezzo ad una strada. Spera che nell’udienza stabilita dal giudice tutelare per il 27 luglio 2020 si possa definire almeno il procedimento giudiziario per l’amministrazione della madre e prepara una memoria da portare in tribunale:

Al Giudice Tutelare – Tribunale di xxxxxxxx –

Oggetto: memoria per l’udienza del 27/7/2020

Subito dopo aver depositato in codesto ufficio l’istanza per ottenere la nomina di Amministratore di Sostegno ho fatto denuncia presso la Stazione dei Carabinieri di xxxxxxxxxxx per sospetto furto e raggiro di due persone disabili (mia madre e mia sorella).

Tra le altre cose ho denunciato l’irrituale presenza di un avvocato a casa di mia madre il giorno 12/6/2020 alle ore 10 circa. Nel corso di questo casuale incontro è apparso palese che mia madre è affetta da sordità, va soggetta a stati di confusione interpretativa, ha vuoti di memoria, ha limitate capacità di discernere. In quella circostanza era coadiuvata nel colloquio da una sua nipote. Al fine di evitare possibili malintesi ho fatto subito presente all’inatteso ospite che mia madre è invalida al 100% ed è assistita dallo scrivente in ogni sua azione da moltissimi anni. Ho fatto presente, fornendo adeguata documentazione al mio interlocutore, che le sue condizioni di salute si stavano aggravando. Ho inoltre segnalato che le ultime disarmonie comportamentali di mia madre, vittima di un amore viscerale per il possesso di soldi, restia a firmare qualunque documento ed a pagare le tasse alle scadenze canoniche, mi avevano creato e mi stavano creando altri grossi problemi di amministrazione ordinaria. Per tali ragioni ho diffidato il disinvolto avvocato dall’assumere qualunque incarico per conto della novantunenne xxxxxxxx documentatamente affetta da diverse infermità.

Dal 12/6/2020, giorno nel quale ho avuto l’abboccamento di cui sopra,

nessuno si è preoccupato che la “protezione” dell’anziana sia stata da me garantita e di fatto assicurata spontaneamente fin dall’anno 2006 (anno della morte di mio padre)

nessuno si è preoccupato di riferirmi dove è finito il libretto postale su quale viene/veniva accreditata mensilmente la pensione della stessa,

nessuno si è preoccupato di risolvere i problemi collegati alle esorbitanti richieste di pagamenti indebiti da parte di una società di servizi,

nessuno si è preoccupato di effettuare la denuncia dei redditi 2020,

nessuno si è preoccupato di restituirmi o di farmi restituire le migliaia di euro spesi negli ultimi mesi per mia madre.

I primi di luglio 2020 la nipote della donna, quella presente all’incontro con l’avvocato del 12 giugno scorso si è lamentata con me per la mancata consegna della pensione di mia sorella.

Il 3/6/2020 ho ricevuto una comunicazione dell’avvocato precedentemente citato in cui lo stesso affermava che si era fatto nominare procuratore di mia madre con ampio mandato.

L’esistenza di una procura, peraltro discutibile per tempi, metodi e circostanze di rilascio, non preclude la nomina di un amministratore di sostegno. Cosa affermata anche dal Tribunale di Novara con decreto del 4 agosto 2016: “L’accertamento di una condizione di infermità del soggetto già di per sé impedirebbe, infatti, la possibilità di una vigilanza consapevole e attenta dell’operato del procuratore precedentemente istituito. E opinando diversamente si giungerebbe al paradosso di lasciare il soggetto, nonostante la sua sopravvenuta incapacità, in balìa degli effetti di una procura precedentemente conferita”.

Oggi 27/7/2020 ribadisco la mia richiesta anche per correre ai ripari in relazione a possibili conseguenze di azioni già compiute da altri con l’inconsapevole beneplacito di mia madre.

                                                                                                         In fede

                                                                                                  xxxxxxxxxxxxxxxx

Allego:

copia della denuncia ai C.C.

copia della lettera inviatami dall’avvocato

copia della mia risposta all’avvocato

copia della replica dell’avvocato

24/10/2020 Antonio Bertinelli

Pubblicato da antoniobertinelli

Melius cavere quam pavere

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